Convivenza di fatto: stop all’assegno divorzile

Con la pronuncia n. 2840 del 31 gennaio 2023 la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi su una questione di grande attualità: in caso di nuova convivenza, il coniuge beneficiario dell’assegno divorzile lo perde?

La soluzione dei giudici.

Sì.

Il coniuge onerato dell’obbligo di corrispondere l’assegno deve però dimostrare in corso di causa l’altrui costituzione di una nuova formazione sociale familiare stabile. Egli invece non deve fornire la prova che vi sia una effettiva contribuzione economica del convivente al menage familiare, in quanto la stessa può presumersi, dovendo ricondursi ai doveri di assistenza reciproci.

La Corte ha poi avuto modo di richiamare la pronuncia delle Sezioni Unite dello stesso avviso: “e nello stesso contesto le Sezioni Unite hanno aggiunto che ai fini del riconoscimento del carattere di stabilità della convivenza potrà farsi riferimento, come indica della L. n. 76 del 2016, art. 1, comma 37, alla dichiarazione anagrafica ivi indicata, se effettuata, o ad altri indici di stabilità in concreto (quali, a titolo esemplificativo, l’esistenza di figli della nuova coppia, la coabitazione, l’avere conti correnti in comune, la contribuzione al menage familiare)”.

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